Il cambio degli pneumatici (anche sulle auto elettriche e sulle biciclette) contribuisce non solo alla sicurezza del driver, ma anche al risparmio aziendale, visto che in presenza di basse temperature la gomma estiva si usura più velocemente rispetto a quella invernale. In presenza di elevati chilometraggi, su una flotta numerosa, il cambio obbligato e frequente degli pneumatici comporta ovviamente, come è intuibile, esborsi non da poco, che però in presenza di una situazione di “non sicurezza” risultano essere ancora maggiori.
PNEUMATICI ESTIVI IN INVERNO: I RISCHI PER LA SICUREZZA
Cosa succede se uso in inverno gli pneumatici estivi? I rischi sono di due tipologie: in primis, le frenate sul bagnato di una gomma estiva sono molto più lunghe rispetto a quelle di una gomma invernale, che invece è più reattiva per evitare eventuali incidenti.
In secondo luogo, le gomme estive non sono pensate e fabbricate per il freddo, che provoca l’irrigidimento del battistrada. Questo inevitabile processo porta a ridurre la trazione della vettura, ma anche a rovinare la stessa gomma che, perdendo di elasticità, può danneggiarsi o rompersi più rapidamente.
COME RICONOSCERE LE GOMME INVERNALI
Come riconoscere gli pneumatici invernali dagli altri? Due sono le caratteristiche che li identificano : in primis il disegno del battistrada, che si distingue per una fitta serie di lamelle utili a garantire la tenuta di strada anche quando piove, nevica o c’è ghiaccio.
In secondo luogo, la scritta: presentano infatti la marcatura M+S – Mud e Snow – sul fianco della gomma e il cosiddetto pittogramma alpino (una montagna a tre picchi, con un fiocco di neve al suo interno, detto anche 3PMSF), che indica il superamento di un test di omologazione sulla neve.
Le ultime novità normative coinvolgono anche l’etichettatura: da qualche mese le gomme invernali hanno infatti adottato anche sull’etichetta il simbolo 3PMSF e, in aggiunta, sempre sull’etichetta, il simbolo ICE, che identifica le gomme auto progettate per climi invernali particolarmente rigidi.
QUALCHE CONSIGLIO PRIMA DEL CAMBIO GOMME
Per montare gli pneumatici invernali senza sorprese, è importante organizzarsi preventivamente: ovvero chiamare il gommista già ad ottobre o il prima possibile per fissare l’appuntamento, per non arrivare dopo il 15 novembre. Il fai da te, in questo caso, è sconsigliatissimo: le operazioni di monitoraggio della pressione e di equilibratura devono essere effettuate da un professionista. Si spende? Sì è vero, ma è vero anche che, come dice il proverbio, “chi più spende meno spende”, pensando al costo della “non sicurezza”.
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