I controlli delle Forze dell’Ordine si concentreranno principalmente nelle regioni del Piemonte, Valle d’Aosta, Veneto, Toscana, Marche e Puglia.
La raccomandazione delle forze dell'ordine e delle associazioni di categorie è quella di preservare l'integrità dei propri pneumatici, mantenendoli sempre in buono stato e gonfi. Per effettuare al meglio i controlli, la Polizia di Stato riceverà appositi spessimetri che permettono di controllare la corretta usura dello pneumatico, nonché moduli di registrazione dei rilievi stradali eseguiti. Questi moduli saranno analizzati poi opportunamente ed attentamente visionati dal Politecnico di Torino: questo Ateneo è infatti in possesso di un database di oltre 160 mila controlli effettuati durante gli scorsi anni che permetterà quindi di determinare una fotografia realistica, coerente ed aggiornata degli andamenti e delle tendenze degli italiani in merito al corretto utilizzo delle gomme sulle vetture.
Fabio Bertolotti, Direttore Assogomma, in un recente intervento ha sottolineato l'importanza di effettuare la manutenzione periodica degli pneumatici delle proprie auto. Gli pneumatici, infatti, svolgono un ruolo determinante nel garantire la stabilità del veicolo e, dunque, nel preservare la sicurezza degli automobilisti. A questo "si aggiunge il fatto che il manto stradale in Italia venga spesso poco curato e si trovi, per questo, in uno stato corrotto da frequenti avvallamenti e buche".
"È necessario programmare controlli periodici dal gommista per far eseguire una verifica visiva dello stato dei pneumatici e del corretto gonfiaggio, anche e soprattutto in vista delle lunghe percorrenze che caratterizzeranno le vacanze estive" sostiene Bertolotti.
Molti incidenti e guasti si verificano proprio perchè gli automobilisti non effettuano i dovuti controlli presso i gommisti di fiducia. Basti pensare che "il 52% degli automobilisti viaggia oggi con gomme poco o male gonfiate: questo, nel tempo, può provocare gravi danni perchè è dimostrato che gli pneumatici che non viaggiano ad una corretta pressione causano un comportamento alterato del mezzo. Inoltre, con l'aumento progressivo delle temperature, in concomitanza con la stagione estiva, lo pneumatico si può surriscaldare sino al suo cedimento strutturale, ovverosia al suo scoppio. Un pneumatico sgonfio, inoltre, produce un inutile danno all’ambiente perché provoca un aumento dei consumi di carburante fino al 15% e dà luogo ad un’usura disomogenea del pneumatico, che quindi dovrà essere sostituito più precocemente" spiega Bertolotti.
"Gli automobilisti devono sempre pensare che i pneumatici vivono d’aria e l’aria non costa nulla, ma è fondamentale per garantire le loro ottimali caratteristiche prestazionali", conclude Bertolotti.